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”Ebbi una crisi di rigetto”: depressione e medicine, la rivelazione di Isabella Ferrari

  • L’attrice ha raccontato cosa accadde all’inizio della sua carriera
  • Il successo improvvisò la mise in crisi, le prescrissero delle medicine

Isabella Ferrari ha parlato della depressione che l’ha colpita all’inizio della sua carriera, quando è esploso il successo.

Aveva girato ‘Sapore di mare’, tutti la riconoscevano. Ha raccontato cosa è accaduto a ‘Il Corriere della Sera’.

Isabella Ferrari, 59 anni, ha parlato della malattia vissuta all’inizio della sua carriera

L’attrice oggi 59enne ha affermato: “La gente mi fermava per strada, i paparazzi si appostavano dietro gli angoli. Per tutti ero Selvaggia, Selvaggia e basta”.

Da lì la sua carriera decollò: “Mi offrirono quattro film più o meno tutti uguali a Sapore di mare. Non avevo neanche un agente. Li feci e mi comprai una casetta perché per me la cosa più importante all’epoca era avere una sicurezza, rintanarmi, nascondermi”.

Iniziarono problemi seri con la salute mentale: “Ebbi una crisi di rigetto. Non mi sentivo un’attrice, non avevo fatto una scuola, non avevo più voglia di stare dentro a quel meccanismo: mi venne un esaurimento e mi diedero delle medicine per superarlo. I miei si preoccuparono e mi portarono in montagna”.

Isabella è ancora una bellissima donna e apprezzatissima attrice

Isabella ebbe paura: “Buttai via le medicine, ma sì, ero spaventata anche io. Pensavo che quello stato d’animo, quella depressione, me la sarei portata dietro per tutta la vita. Il successo improvviso si sposava con il pregiudizio. E il pregiudizio era a sua volta anche figlio della bellezza. La bellezza mi ha dato tanto, lo riconosco, ma mi ha fatto anche dubitare di me stessa. Pensavo di non meritarmi le cose che mi capitavano e cercavo sempre altrove, altrove e ancora altrove”.

“Non mi davo pace e per un po’ mi allontanai dal mio mestiere. Ci volle tempo per recuperarmi. L’occasione me la diede Marco Tullio Giordana. Mi propose di recitare in Appuntamento a Liverpool, un film drammatico. Accettai”, ha continuato.

In qualche modo la sua vita cambiò: “In sala stampa a Venezia, non appena apparve il mio nome a inizio proiezione, piovvero fischi. Mi aspettavo il peggio, ma le critiche il giorno dopo si rivelarono entusiastiche. Cambiò tutto, soprattutto la percezione degli altri nei miei confronti”.



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