I lombardi, freschi di promozione, non hanno trovato lo stadio. Solo stamattina si capirà se i club hanno rispettato la scadenza della mezzanotte. In C fuori il Siena: via libera in arrivo per l’Atalanta U23
Una giornata infernale. Tra Serie B e Serie C per diversi club è stata una corsa contro il tempo per presentare le domande di iscrizione al prossimo campionato. Il termine era la mezzanotte ed è perentorio, oltre non si può andare. E non è escluso che qualche domanda regolarmente presentata non nasconda qualche brutta sorpresa che solo la Covisoc nelle sue analisi potrà scoprire, per poi riferire (entro il 30) i pareri alla Figc.
La novità più clamorosa riguarda il Lecco, che rischia di dover rinunciare alla B ritrovata dopo 50 anni per il problema stadio: l’unica soluzione percorribile era quella di Padova (!), ma la prefettura non avrebbe dato l’ok. La Lega B alle 21 ha chiuso gli uffici e questa mattina scoprirà se è arrivata la pec in tempo. Non sono ammesse deroghe. È vero che la promozione è arrivata solo domenica e quindi con due giorni di tempo era molto complicato trovare una soluzione, ma la società avrebbe dovuto pensarci preventivamente, magari una volta superata la semifinale. Così è un vero shock. Terribile.
Anche la Reggina ha tenuto tutti con il fiato sospeso, al culmine di una stagione tormentata che nei piani si sarebbe dovuta chiudere con la cessione del club. Ma questo è tutto da vedere, perché l’iscrizione è a rischio. La società ha presentato in Lega B la richiesta documentazione, dalla fideiussione fino all’ultima carta, quella di assenza di debiti verso altri club. Sul portale Figc però alle 22 non c’erano i bonifici degli ultimi tre mesi ai calciatori (quasi 4 milioni) e anche i pagamenti (circa 3 milioni) dei 5 mesi di Inps e dei 4 di Irpef del 2023 (quelli che avevano portato al -5). Per questi ultimi con il Tribunale era stata concordata la scadenza al 30 giugno, dati stabilita anche per i famosi 757 mila euro del piano di ristrutturazione, garantiti da fideiussione ma (pare) non pagati in attesa del 30. Il rischio è che si apre l ‘ennesimo contenzioso, perché la scadenza è perentoria. Ma questa mattina, quando la Figc aprirà gli uffici, se non troverà caricati sul portale i bonifici fatti entro la mezzanotte, sarà la fine.
Spettatori interessati di questa vicenda sono – nell’ordine – il Brescia e il Perugia. In caso di bocciatura delle due squadre riammessi in B. Se ne salta solo una, il posto è del Brescia che, dopo le denunce dei giorni scorsi, ha presentato domanda di iscrizione sia alla C (dove è retrocesso) che alla B. E non è escluso che oggi non chieda l’accesso agli atti per verificare la regolarità delle domande presentate. Ma anche il Perugia non starà a guardare ed è pronto a fare gli accertamenti del caso.
La prima certezza è stata la rinuncia del Pordenone, con richiesta alla Figc di ripartire dalla D (nel frattempo il Tribunale ha concesso 60 giorni per presentare un piano di rientro di 2 milioni ed evitare il fallimento): per sostituirlo ci sarà la riammissione del Mantova , migliore tra le retrocesse. Ennesimo crac per il Siena, che fino all’ultimo ha cercato una soluzione ai suoi gravi problemi. La domanda è stata presentata poco dopo le 21, ma incompleta (mancano gli stipendi) e quindi sarà bocciata liberando il posto all’Atalanta U23. Non ci dovrebbero essere altri casi, anche se qualche dubbio resta. Su almeno un paio di domande infatti ci sarebbe qualche incognita, legato alle fideiussioni. Inutile fare nomi, bisogna solo aspettare la Covisoc. Ma la storia insegna che non sono escluse sorprese.
21 giugno 2023 (modifica il 21 giugno 2023 | 01:57)
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