In Grecia, incendi ha distrutto vaste aree di terra, proprietà umane e parti del nostro passato.
Gli aiuti stanno arrivando da molte parti del mondoin ogni modo possibile, ma purtroppo nel nostro caso abbiamo il ruolo di osservatore in tutto ciò che accade.
Vediamo immagini difficili ogni giornopersone che abitano le loro case, altre che restano a combattere, vigili del fuoco esausti.
Davanti a una televisione piangiamo con loro e molte volte lo sentiamo non abbiamo il diritto di provare questo dolore.
Giornalisti nel tentativo di dare un quadro più realistico della situazioneintervistano persone che stanno cercando di proteggere i loro villaggi o coloro che hanno già perso la casa.
In uno di questi casi, un giornalista stava cercando di intervistare un uomo che annaffiava la sua casa per evitare che prendesse fuoco. L’intervistato respirava a fatica a causa del fumo che aveva già raggiunto la zona. Mettendo da parte il fatto che fosse in diretta TV, la giornalista ha iniziato a cercare una maschera nella sua borsa. Vedendo questo gesto, l’intervistata ha iniziato a piangere davanti a lei dicendole grazie. Il giornalista lo ha abbracciato piangendo.
Questo video è diventato virale in TVsiti e social community perché esprime bene la tristezza che tutti proviamo per quanto sta accadendo anche se non ci riguarda direttamente.
Ma in questa puntata c’è anche un altro aspetto da considerare, che va oltre gli incendi e la tragedia che sta vivendo in queste ore la Grecia. La giornalista è una donna che ha iniziato a piangere sul posto di lavoro. E nella società in cui viviamo, il segno dell’emozione mentre si lavora è spesso considerato poco professionale. Ma è davvero così?
In realtà quanto accaduto tra queste due persone è un esempio importante per capire quanto sia fondamentale la presenza femminile sul posto di lavoro. Non la donna che si comporta da uomo per sentirsi più accettata, ma chi ne rispetta tutte le caratteristiche, come la sensibilità (il giornalista vede una persona che soffre e cerca di aiutarla) o l’istinto materno (il giornalista cerca una maschera per l’intervistato). Si tratta di comportamenti che rendono un ambiente di lavoro più umano e quindi più produttivo per tutti.
Estendere il concettopossiamo affermare che il miglior risultato di gruppo in un posto di lavoro non si ottiene se in ufficio ci sono solo maschi o femmine, solo giovani o solo anziani, solo laureati o solo poco istruiti, ma combinando queste differenze.
Le donne dovrebbero superare la mentalità che le costringe loro di comportarsi come uomini per essere accettato, invece di far emergere tutte queste caratteristiche belle e uniche, proprio come ha fatto il giornalista greco. Un esempio che ci mostra quanto sia importante per la crescita collettiva avere donne in tutti i tipi di ambienti di lavoro.
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